Anche nel periodo post-pandemia il mercato del food delivery in Italia si mantiene in costante crescita. Secondo gli ultimi report, la consegna a domicilio di pizze, hamburger e altri piatti vale circa 1,8 miliardi di euro. I prodotti più ordinati a domicilio, secondo il report Just Eat, sono proprio le pizze, seguite da hamburgers, sushi e cucina cinese.
Per i ristoratori è un ulteriore canale per aumentare i profitti dell’attività, a patto di gestire le possibili problematiche: dai costi del servizio alla velocità nella gestione dell’ordine, e soprattutto il mantenimento di standard qualitativi del prodotto simili a quelli che si avrebbero consumando sul posto.
In questo nuovo post vedremo da vicino le sfide che ogni giorno ristoranti, pizzerie e fast food affrontano nella gestione di un efficace servizio di consegna a domicilio, e alcune possibili soluzioni offerte dalla tecnologia nel 2024 per superarle al meglio.
In passato abbiamo già trattato sul blog il tema, individuando i vantaggi del food delivery e le caratteristiche per una gestione ottimale del servizio di consegna a domicilio, curando la qualità e incrementando i profitti provenienti dalle consegne a domicilio.
Approfondiamo i più importanti, partendo dalla qualità della materia prima.
La creazione di un menu destinato al food delivery non può prescindere da due aspetti:
preparazioni adatte al trasporto, ovvero creare piatti cucinabili rapidamente dalla cucina e consegnabili senza subire danni durante il trasporto. Alcuni prodotti potrebbero essere “disassemblati” e ricomposti dal cliente a casa, se questo non snatura lo spirito del “piatto subito pronto” e con istruzioni di preparazione chiare;
ingredienti stagionali: assecondare la stagionalità permette di proporre un menù vario, fresco e a basso impatto ambientale. Per contro, alcuni ingredienti potrebbero non adattarsi in preparazioni destinate alla consegna a domicilio.
In questo senso diventa fondamentale il mantenimento delle caratteristiche organolettiche del cibo, che vedremo nel prossimo paragrafo.
Mantenere la qualità del cibo cucinato è forse la sfida più complicata per un’attività ristorativa che punta sul servizio di consegna a domicilio. Due esempi su tutti:
caratteristiche organolettiche del prodotto come consumate al ristorante: il classico esempio è la pizza “gommosa”, causata dall'eccesso di umidità, o un hamburger ormai freddo e molto meno appetitoso da consumare a casa
elevati standard di igiene lungo tutta la filiera della consegna: un’indagine di Gambero Rosso ha evidenziato i rischi della presenza di batteri nelle borse dei riders, col pericolo di contaminazione del cibo.
Spesso i rider o i clienti che hanno ordinato per asporto sono in ritardo, con conseguente gravissimo rischio di contaminazioni batteriche qualora il cibo vada sotto i 65°, e con un deperimento dei sapori e delle consistenze che potrebbe peggiorare le recensioni del vostro locale!
La normativa HACCP prevede una conservazione a caldo dei cibi in un range minimo tra i 60-65° ed un massimo di 85°, temperature che vanno regolate in funzione del prodotto da mantenere o trasportare perché pizza, pasta, carne, pesce, fritti hanno una temperatura di servizio e mantenimento che va scrupolosamente preservata.
Con i forni Hotbox c’è modo di risolvere entrambe le problematiche ed essere garantiti sul mantenimento della sicurezza alimentare in caso di controlli sanitari da parte delle forze dell’ordine. L’utilizzo di forni Hotbox per il mantenimento del cibo (In-Box) ed il trasporto (’E-Box e l’E-Cargo) garantiscono di lavorare sempre nel rispetto della catena del caldo prevista nel protocollo HACCP. Inoltre, mantenere il cibo a temperatura controllata non serve solo a preservarlo dalla contaminazione batterica, ma anche a mantenerne le caratteristiche organolettiche.
Un altro aspetto fondamentale è la velocità della consegna. Un problema che non riguarda solo la rapidità dei riders nel percorrere il tragitto dal locale a casa del cliente, ma anche:
la gestione dell’ordine in cassa: usando diverse piattaforme di food delivery, e con in più il servizio in sala, può diventare complesso stare dietro a tutti gli ordini. Il programma di cassa Tilby, integrato con i software gestionali di food delivery, rende rapida e senza errori questa fase. La comanda arriva direttamente in cassa e può essere inoltrata in cucina, senza dover essere trascritta, qualsiasi sia il servizio di consegna usato.
la preparazione dell’ordine in cucina, che deve cucinare il prodotto appena ricevuto l’ordine e può trovarsi in difficoltà in orari e giorni di picco.
Anticipare i tempi produttivi per portarsi avanti con il lavoro Utilizzare un forno da interni come Hotbox In-Box permette di anticipare la produzione e la cottura di pizze e piatti da consegnare che verranno mantenuti alla temperatura ottimale sia per asporto che per delivery. Niente più code di rider o clienti in ritardo che intasano il locale con gli ordini da ritirare e, soprattutto, la qualità del cibo garantita durante l’attesa. In questo modo il rider può subito partire per la destinazione, senza inutili attese. Il ritiro dell’ordine mantenuto nell’In-Box sarà veloce come un Pit-Stop di F1.
Inoltre questa piccola riserva produttiva aiuterà ad avere un piccolo vantaggio competitivo nella gestione dei picchi di ordini aumentando la reattività ed il fatturato oltre che la capacità di soddisfare una maggiore clientela.
Abbiamo già visto l’importanza di mantenere costante la qualità del cibo nel post-preparazione, soprattutto durante il trasporto:
box per la consegna: come visto, molte pizzerie e ristoranti usano borse termiche, che sono però poco efficaci nel mantenere la temperatura e non molto igieniche;
la cura del packaging, che deve permettere un trasporto “sicuro” a destinazione, e contribuire a non alterare gusto e consistenza del cibo. L’esempio sono i classici cartoni per la pizza con fori che favoriscono il ricircolo dell’aria. Questo evita che l’umidità ristagni, rendendo gommoso il cibo;
l’impatto ambientale: l’uso di contenitori eco-sostenibili è tra le caratteristiche essenziali per i clienti – soprattutto i più giovani – per scegliere un servizio di food delivery.
I vantaggi nell’utilizzo di un forno per la delivery sono maggiori di quanto si possa pensare:
I contenitori, soprattutto quelli in polpa di cellulosa, restano caldi ed asciutti in modo da preservare al meglio temperatura, umidità e croccantezza del cibo trasportato.
Scegliere contenitori che abbiano fori di ventilazione ed aprirli consentirà il micro ricircolo dell’aria fredda ed umida con quella calda ed asciutta che grazie alle ventole Hotbox ed al deumidificatore dinamico verrà spinta sin dentro il contenitore.
Nella stagione fredda, ma anche nelle umide estati, tutti i cibi perdono temperatura o consistenza. Ancor più nella stagione invernale quando al freddo si somma l’umido di una giornata piovosa o nebbiosa e le borse termiche non possono garantire il rispetto degli standard di consegna, gli Hotbox saranno lo strumento che vi aiuterà a fare la differenza!
Infine, c’è da considerare l’effetto WOW per il cliente che riceve, in una serata fredda e piovosa, le sue pizze, panini, hamburger o fritti ancora bollenti e fragranti grazie al forno da delivery.
La soluzione HotboxHotbox è la soluzione Italiana per la gestione del trasporto e del mantenimento dei cibi. La tecnologia brevettata dei forni da delivery (E-Box con 50lt di capienza ed E-Cargo con 135lt, alimentati da una potente batteria al litio) consente di utilizzare il principio del forno ventilato integrato dall’esclusivo brevetto del deumidificatore dinamico per mantenere caldi e fragranti i cibi trasportati. L’ultima innovazione di Hotbox è l’In-Box: un mantenitore da interni da 135lt di capienza (equivalente a 20-22 pizze) che utilizza il brevetto Hotbox per il mantenimento dei cibi e che consente di anticipare la produzione dei primi ordini e di gestire asporto e delivery mantenendo la catena del caldo. Grazie all’In-Box i clienti ritardatari o i fattorini non partiranno più con il cibo raffreddatosi nell’attesa ed il vostro locale avrà una riserva produttiva garantita per tutto il ciclo di servizio. Hotbox è dotato di una scheda madre con un programma proprio, parte del brevetto internazionale, che gestisce l’ottimizzazione delle prestazioni del forno attraverso un’accurata lettura ambientale grazie a sensori di ultima generazione. In questo modo i forni Hotbox sono in grado di autoregolare il funzionamento gestendo l’energia in base al carico, tutto questo a favore di durata ed ottimizzazione dei consumi che sono nell’ordine di 0,35kw/ora che consente una durata fino a 3,5 ore per i forni da delivery ed un consumo inferiore a quello di un tostapane anche per la versione In-Box che lavora collegato alla corrente elettrica con normale tensione a 220V! Per tutti i clienti e prospect Tilby, un mese di noleggio Hotbox gratuito e una consulenza di un'ora per il setup delle tue consegne a domicilio: richiedi subito l'offerta! |
Abbiamo osservato come l’abitudine nel consumo di cibo a domicilio in Italia si sia mantenuta costante anche dopo l’emergenza pandemica: per i ristoratori è un ulteriore canale per raggiungere nuovi clienti e incrementare i profitti.
Dotandosi di Hotbox, nella versione di forni professionali per la consegna di cibo a domicilio o in quella adatta al negozio, il servizio è più rapido, sicuro e igienico, mantenendo perfetta la qualità delle preparazioni, dalla cucina alla tavola dei clienti.