Osservatorio Drink and Food

Come creare il menù cocktail per il tuo bar o ristorante

Come creare il menù cocktail per il tuo bar e ristorante
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Melissa Ballesio

Che il tuo locale proponga aperitivi estivi, after dinner, feste di compleanno o di laurea, la cosa più  importante è creare un menù cocktail che incontri appieno le esigenze dei tuoi clienti e riesca a intercettare gli ultimi trend. Oltre al costante ascolto degli avventori per riuscire a seguire o addirittura anticipare le tendenze in ambito beverage, un importante aiuto arriva dai dati disponibili online, in particolare da quelli di Google Trends.

 

Analizzando i dati dei cocktail più cercati su Google, abbiamo scoperto tendenze regionali e stagionali inaspettate: conoscerle grazie al nostro Osservatorio Drink & Food ti permetterà di proporre drink su misura, consentendoti anche un’organizzazione del magazzino più agevole. 

 

I cocktail preferiti dagli italiani

Immaginare e creare un menù cocktail con proposte che seguono le principali tendenze beverage è una strategia vincente per garantire un’esperienza piacevole nel tuo locale e fidelizzare i clienti.

Con l’arrivo della bella stagione cresce la voglia di convivialità, di svago e di qualcosa di fresco che possa rallegrare le serate più calde: niente di meglio di un drink ghiacciato può celebrare l'atmosfera estiva.

Dal leggendario Spitz, in tutte le sue varianti, al più strutturato Negroni, i cocktail si adattano ai gusti di tutti, giovani festaioli e adulti dai sapori decisi, soddisfacendo il palato anche di chi predilige qualcosa di analcolico. Analizzando le tendenze di ricerca su Google Trends degli ultimi 5 anni, scopriamo che nel podio dei cocktail più amati dagli italiani ci sono Spritz, Mojito e Negroni, seguiti da Martini e Gin tonic. Nella top ten anche grandi classici come Moscow Mule, Margarita, Americano, Long Island e Sex on the Beach.

  Spritz   Moscow Mule
  Mojito   Margarita
  Negroni   Americano
  Dry Martini   Long Island
  Gin Tonic 10    Sex on the Beach

Se è però vero che molti cocktail incontrano i gusti di quasi tutti gli italiani, conoscere in quali regioni e in quali periodi siano più di tendenza può aiutarti a decidere quali inserire nel menù stagionale e quali materie prime acquistare ottimizzando così il magazzino. Ad esempio, sapendo che lo Spritz è di gran moda durante le festività invernali mentre il Mojito è cercato solo d’estate, potrai organizzare le scorte in modo efficiente e soddisfare regolarmente le richieste dei tuoi clienti.

I trend regionali: dal Bloody Mary in Valle d’Aosta al Mai Tai in Sardegna 

Tra i cocktail preferiti e più cercati dagli italiani immancabile è lo Spritz, di gran tendenza non solo in Veneto, sua terra d'origine, ma anche in Valle d’Aosta, Toscana, Sardegna, Lazio e Campania. Quando si parla di calura estiva però non può essere dimenticato il long drink estivo per eccellenza: il Mojito.

Contro ogni previsione, riscuote successo soprattutto al nord, registrando picchi d’interesse in Valle d’Aosta, Toscana, Veneto ed Emilia Romagna. Ultimo sul podio il Negroni, molto amato da toscani, valdostani e liguri, non particolarmente nelle altre regioni. Anche il Martini è cercato soprattutto al centro-nord: in particolare Toscana, Trentino-Alto-Adige, Piemonte e Valle D’Aosta.

Marche, Sardegna e Abruzzo si distinguono anche per apprezzare particolarmente i cocktail analcolici, di gran tendenza tra chi vuole rinfrescarsi con una versione “virgin” senza rinunciare ai gusti della tradizione. Sembra che invece non sappiano rinunciare a un po’ di gradazione alcolica gli abitati della Valle d'Aosta, del Molise, della Basilicata e del Trentino-Alto Adige dove non risultano ricerche per i cocktail analcolici.

Spritz in tutte le forme: dal Campari al Cynar

Chi cerca qualcosa di meno tradizionale può scegliere tra le varianti più celebri di uno dei cocktail italiani per eccellenza. Lo Spritz, in tutte le sue forme, riesce ad accontentare anche i palati più esigenti e, nonostante la versione Aperol rimanga in assoluto quella più apprezzata, ve ne sono molte altre in grado di valorizzare la lista cocktail del tuo bar o ristorante.

Al secondo posto sul podio dei più amati, troviamo lo Spritz Campari, seguito dallo Spritz Bianco, una variante amatissima in Friuli. La versione Select è sicuramente una delle preferite dei veneti, ma sembra incontrare anche i gusti di trentini e romagnoli. Più di nicchia è invece lo Spritz Cynar, diffuso quasi unicamente in Veneto e Lombardia. 

Gin: a ciascuno il suo

Tra i distillati di maggiore tendenza vi è sicuramente il Gin, consumato liscio e spesso utilizzato nella preparazione di cocktail molto apprezzati. Che sia con un’acqua tonica, il succo di limone o il Blue Curaçao, il giusto Gin può dare vita ad abbinamenti tra i più curiosi e scenografici.

Tra le proposte che più incontrano i gusti degli italiani vi è l’intramontabile Negroni, seguito dal Gin Fizz che registra un grande interesse in Friuli, Liguria e Puglia. Al terzo posto troviamo il Gin Lemon, prediletto da calabresi, marchigiani e veneti, seguito dall’Angelo azzurro, famoso per il suo inusuale colore blu che lo rende di gran tendenza in Sardegna, Calabria e Sicilia. Menzione d’onore per il White Lady, meno diffuso dei precedenti ma amatissimo in Toscana.

Ma quale Gin scegliere dei molti presenti sul mercato? Individuare quello più adeguato alle esigenze del tuo locale può non essere cosa semplice: il nostro consiglio è valutare sempre in base alla lista dei cocktail che il tuo bar o ristorante propone. Per servire un buon Negroni è consigliato un tradizionale London Dry Gin come il Tanqueray, che ben si adatta anche alla preparazione del Gin Lemon e dell’Angelo Azzurro.

Per un perfetto Gin Frizz è invece preferibile l’Osmoz Citrus Gin che ripropone le note fresche e agrumate riprese dal succo di limone. Un Gin “dry” anche per il White Lady, aromatico e pungente. Le scelte sono in ogni caso molte e le eccellenze italiane non mancano: secondo la classifica IWSC, International Wine & Spirit Competition, tra i migliori Gin italiani del 2023 spiccano il Barbarasa Gin e il Ginnarì Gin, mentre tra le varianti internazionali sul podio troviamo l’Højer Gin, il Blended Dry Gin e il Bold Gin.

I trend stagionali: Spritz estivi e Gin Tonic natalizi

Il caldo torrido dei mesi estivi è un ottimo incentivo a una sosta di refrigerio per consumare un drink ghiacciato, ma anche le festività natalizie risultano essere un buon periodo per riproporre i cocktail più amati e apprezzati dagli italiani. Dall’analisi dei trend, è risultato che lo Spritz registra i maggiori picchi stagionali nei mesi di luglio-agosto e dicembre-gennaio, diventando così il cocktail delle festività invernali per eccellenza.

Una tendenza analoga anche per il Negroni, mentre il Mojito viene abbandonato in inverno per tornare alla ribalta nei mesi estivi di giugno, luglio e agosto. Sembrerebbe inoltre in notevole crescita il trend legato al Gin Tonic, sempre più richiesto anche nei mesi invernali: nel mese di dicembre 2022 si è registrato un picco di ricerche che ha addirittura superato quello di luglio e agosto dello stesso anno.

 

Crea il tuo menù e organizza il magazzino per i picchi stagionali

La creazione di una lista cocktail con proposte mirate sulla base dei gusti e delle preferenze dei consumatori rappresenta un concreto vantaggio per l’esercente. Conoscere i trend regionali e stagionali permette di organizzare il magazzino, gestire le forniture e fare proposte alle clientela coerenti con le aspettative e le tendenze del momento.

Trend analoghi a quelli presentati possono essere individuati grazie a nuove tecnologie messe a punto nel settore della ristorazione: Tilby, il software di cassa cloud per bar e ristoranti garantisce all’esercente dati di vendita che possono fornire informazioni sui gusti, le preferenze regionali e stagionali dei clienti, organizzando in modo efficiente e funzionale la scelta e l’acquisto di specifici prodotti. 

Conclusioni

Raccogliere dati per conoscere i gusti dei tuoi clienti permette di definire delle strategie per rendere ancora più piacevole l’esperienza nel tuo locale, costruendo proposte che soddisfino appieno le preferenze di tutti e fidelizzino la clientela.

La raccolta e l’analisi dei dati dell’esercizio consentono infatti una panoramica dei consumi reale ed attesa, permettendo all’esercente di predisporre per tempo la struttura del menù. Potrai proporre i cocktail più richiesti nella tua regione, selezionare i drink più amati durante i caldi mesi estivi e le festività natalizie, organizzare il magazzino e le forniture nel modo più efficiente possibile, senza rischiare di esaurire le scorte di Aperol, Vermut o Rum.

Nota metodologica

L’analisi è stata effettuata a partire dalla lista di cocktail ufficiale IBA International Bartenders Association, a cui è stato aggiunto per completezza il cocktail Gin Tonic che non era presente ma molto diffuso in italia. A partire da questo elenco, in cui ai nomi dei singoli cocktail per evitare omonimie con altri termini è stato affiancata la parola chiave cocktail, sono stati misurati i volumi di ricerca (Avg. monthly searches) con il tool searchvolume.io. Sono quindi stati identificati 30 cocktail con un volume di ricerca mensile maggiore di 10. Utilizzando Google Trend sono stati analizzati i trend le variazioni temporali negli ultimi 5 anni (2018-2023) e la diffusione regionale. Per l’analisi delle varianti “Spritz” sono state adottate le medesime modalità: a partire dalla lista ufficiale IBA è stato calcolato il volume di ricerca. Sono state selezionate le 5 varianti con volume di ricerca maggiore ed è stato analizzato il trend regionale. Analogamente, è stato calcolato il volume di ricerca dei cocktail a base di Gin e sono stati selezionati i primi 5. Il procedimento analogo è stato adottato per i Cocktail a base di Gin. 

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