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Mancia al ristorante: cos’è, come funziona, le regole fiscali per ristoratore e lavoratore

Cosa sono le mance e come gestirle al ristorante
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Team Tilby

18 giugno 2024

Per chi frequenta hotel e ristoranti in Italia, offrire una mancia può essere un dilemma: è opportuno darla, o perfino obbligatorio? E se si decide di darla, a quanto deve ammontare?

Come vedremo più avanti, almeno per quanto riguarda la nostra nazione offrire una mancia è un gesto senz’altro gradito, ma non è obbligatorio.

Al contrario, in paesi come Stati Uniti e Russia la mancia è un atto quasi dovuto, perché è parte integrante dello stipendio di chi ci ha serviti.

In altri paesi ancora la mancia non è vista di buon occhio o è addirittura reputata un insulto. Ad esempio, in Giappone ricevere una mancia in denaro equivale a un’offesa o comunque un gesto sgarbato. In Singapore, in alcuni contesti, è perfino vietata dalla legge.

A proposito di leggi: di recente in Italia la normativa relativa al pagamento delle mance si è arricchita di alcune importanti novità, legate al regime fiscale a cui sono assoggettate.

Se quindi vuoi sapere di più su come funzionano le mance in Italia, sia al ristorante che in hotel, e come trattarle se sei un dipendente o il titolare di un’attività, continua nella lettura di questo post!

 

Che cos’è una mancia

Le mance sono somme di denaro che vengono aggiunte al pagamento di un conto, tipicamente nelle attività ristorative e in quelle turistiche come gli hotel, ma anche in altri ambiti (ad esempio le consegne a domicilio).

In ambito legale la mancia non ha una sua definizione vera e propria, con l'orientamento giuridico che l'ha spesso assimilata a una erogazione liberale o una donazione (articolo 769 del Codice Civile). In ambito fiscale, come vedremo più avanti, le cose sono cambiate e ora la mancia è considerata a tutti gli effetti parte del reddito del lavoratore dipendente. 

Ma da dove nasce il termine mancia e l'abitudine a darla? L'etimo è sicuramente di origine francese, la manche (che significa manica), con una genesi non chiara.

Per alcuni si tratterebbe di un’usanza medievale nella quale le dame offrivano in dono ai cavalieri un pezzetto del proprio vestito (la manica, appunto) come pegno del loro amore.

Altri richiamano i periodi in cui, nelle grandi corti europee, la servitù lavorava in cambio di vitto, alloggio e…un’uniforme, alla quale era ogni tanto necessario cambiare le maniche, la prima parte a consumarsi.

Quando è necessario dare una mancia?

Come anticipato, in Italia la mancia non è obbligatoria. Nei ristoranti, ad esempio, il servizio è spesso incluso nella voce del coperto, pagato in forma fissa e più raramente in percentuale rispetto al conto. La stessa cosa di norma accade negli hotel.

Ciò detto, è comunque possibile che i clienti desiderino lasciare una somma extra a chi li ha serviti e ha offerto un’esperienza superiore alle aspettative.

La volontà di dare una mancia sarà quindi soggettiva, e dipenderà:

  • dalla qualità del servizio (soprattutto quando attento, puntuale, disponibile)
  • dalla complessità (pensiamo ad esempio a gruppi numerosi)
  • dalla fidelizzazione (più semplice quando si entra in empatia e a lungo con chi ci ha serviti)

A quanto deve ammontare una mancia al ristorante o in un albergo?

Chiarito il quando e il come, ecco il quanto: qual è il giusto importo da versare a titolo di mancia?

Non esiste anche in questo caso una regola formale, ma solo quelle del buon senso. Una media apprezzata e condivisa da molti è quella di dare una mancia del 10% rispetto al conto che si è pagato, quando si è particolarmente soddisfatti del servizio ricevuto.

Per servizi di qualità eccezionale, questa percentuale può arrivare anche al 20%.

Ma anche, al contrario, importi più piccoli o non calcolati in percentuale sono segni di apprezzamento graditi dai camerieri nei ristoranti o dal personale che ci ha seguiti in una struttura alberghiera.

Queste considerazioni prescindono dal livello del ristorante: che si tratti di una trattoria, o di un ristorante stellato, l’importo della mancia può essere di pochi euro o calcolata in percentuale al conto.

Mance in dichiarazione dei redditi: come funziona per il ristoratore e il lavoratore

In Italia è consolidata l’abitudine di versare la mancia in contanti. Una somma, perciò, che difficilmente può essere tracciata dal Fisco, a meno che questa non venga versata su un conto corrente o non venga spesa per beni mobili molto costosi che possano essere "intercettati" dal redditometro dell'Agenzia delle Entrate. 

Al contrario, è abitudine dei turisti stranieri l’erogazione della mancia in aggiunta al pagamento mediante carta di credito. Il che rende necessario lo scorporo delle somme e la relativa dichiarazione - tassazione.

Per aggirare entrambe i problemi, la legge di bilancio del 2023 (art.1 c. da 58 - 62 della L.197 / 2022), ha introdotto alcune novità e chiarimenti, sia per i lavoratori che per i datori di lavoro.

La prima è che le mance sono assimilate al reddito da lavoro dipendente, e in quanto tali entrano nel calcolo totale ai fini dell’IRPEF.

La seconda è che, per favorirne l’emersione, è stabilita un’aliquota agevolata del 5%.

Questo a condizione che:

  • il reddito del lavoratore non superi i 50.000€
  • il loro importo non vada oltre il 25% del reddito percepito nell’anno
  • il lavoratore non rinunci a questa aliquota agevolata (tassazione ordinaria)

Per ipotesi: un cliente paga un conto al ristorante da 100 euro, al quale aggiunge il 5% di mancia (5 euro). Il pagamento avviene tramite carta di credito.

Il ristoratore incasserà i 105 euro e riverserà la parte relativa alla mancia al dipendente, applicando l’imposta sostitutiva del 5%.

La gestione della mancia sul software di cassa Tilby

Sul software di cassa Tilby è possibile abilitare un apposito menu che permette al cliente o all’operatore di cassa di aggiungere la mancia al conto, in modo semplicissimo e rapido, ma nel pieno rispetto della normativa fiscale oggi vigente.

L’importo può essere scelto autonomamente in quota fissa (ad es. 5€) oppure calcolato in percentuale rispetto al conto.

Le percentuali possono essere impostate autonomamente, in base alle proprie esigenze. Qualsiasi sia la modalità di pagamento, la componente mancia verrà associata a un reparto dedicato in cassa, così da poter applicare in modo corretto l’imposta corrispondente.

Per maggiori informazioni puoi consultare questo blog post o richiedere un consulto ai nostri esperti!

In conclusione: la gestione delle mance al ristorante e in hotel

Come visto, anche se non obbligatorie, le mance in Italia sono una consuetudine piuttosto forte, tanto da aver reso necessaria una specifica disciplina in materia fiscale.

Il software di cassa Tilby ha subito recepito questa novità, e oggi offre un apposito menu dai quali i clienti possono scegliere l’importo della mancia, e ai ristoratori o gestori di strutture ricettive la gestione semplice delle somme extra per camerieri, barman, concierge e altro personale della struttura.

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