Hai mai sentito parlare del termine inglese “self ordering”? Se stai leggendo questo articolo, probabilmente vuoi approfondire una delle più recenti tendenze nella ristorazione, ovvero quella di consentire ai clienti di ordinare autonomamente attraverso il proprio smartphone, senza l’attesa di un cameriere che prende la comanda al tavolo.
Si tratta di un sistema affidabile? Quali sono i vantaggi, e com’è possibile integrarlo anche nel proprio locale? In questo post cercheremo di dare tutte le risposte ai tuoi dubbi e curiosità sul self ordering!
Partiamo da una constatazione: secondo i dati Istat, nel quasi un italiano su due over 14 anni ha effettuato un acquisto online. Le persone sono ormai abituate a effettuare acquisti dallo smartphone, e il self ordering ripropone nella ristorazione le stesse dinamiche. È un sistema affidabile in un classico ristorante, e dà il meglio di sé in bar, fast food e pub. Inoltre, è utilissimo quando gli spazi sono ampi e vengono gestite anche delle aree esterne più difficili da presidiare, come i dehors.
Il self ordering è uno strumento molto efficace anche nella gestione della ristorazione degli stabilimenti balneari, che possono offrire il servizio direttamente all’ombrellone, rendendo ancora più comoda e piacevole la permanenza dei loro ospiti, senza per questo complicare l’organizzazione interna.
Il cliente inquadra un QRcode per accedere al menu del locale. In questo caso, però, oltre a consultare la lista dei piatti e delle bevande disponibili, potrà anche provvedere in autonomia a ordinare, proprio come se stesse acquistando su un eCommerce o facendo un ordine su un portale di delivery.
Lo stesso ordine verrà inviato al gestionale di cassa del locale e alla cucina che lo elaborerà in tempo reale e lo consegnerà tramite un cameriere…direttamente al tavolo!
Il pagamento può avvenire sia al momento dell’ordine, attraverso i classici metodi elettronici o digitali, oppure direttamente in cassa.
Abbiamo in precedenza accennato ad alcuni possibili vantaggi dell’ordinazione automatica da parte dei clienti. Vediamone in dettaglio alcuni, valutandone l’impatto per l’attività ristorativa.
È statisticamente provato che integrare il self ordering nei ristoranti, nei bar e nei pub aumenti l’ordine medio soprattutto dalla seconda consumazione in avanti. Si, anche fino al 40%. Ed è abbastanza intuitivo: essendo più semplice farlo, i clienti sono più inclini a ordinare, un meccanismo che può essere ulteriormente incentivato con le giuste strategie di marketing, delle offerte dedicate o l’inclusione di dinamiche di gamification, che trasformano in gioco un’attività “normale” come effettuare un ordine.
Spesso si dice che il self ordering riduca la necessità del personale in sala. È parzialmente vero. Ciò che è sicuro è che ne ottimizza e migliora il lavoro, riducendone lo stress e rendendolo più efficiente. Oltre a portare fisicamente i piatti al tavolo, il personale potrà concentrarsi su un servizio più attento al cliente, di accoglienza e guida nella scelta dei piatti, così come di assistenza sull’utilizzo del servizio.
Quando la sala è piena e il servizio diventa frenetico, capita spesso di vedere mani alzate inutilmente alla ricerca di attenzione di un cameriere. Frustrante no? Soprattutto antieconomico, perché potrebbe portare alla rinuncia e quindi a un introito mancato. Col self ordering il cliente ordina in autonomia e senza attese. Per il ristoratore è un ulteriore vantaggio: riducendo i tempi morti il tavolo potrebbe liberarsi prima, e quindi essere occupato da altri clienti, migliorando il dato di turnover.
Tutti questi vantaggi hanno naturalmente anche dei punti d’attenzione da non sottovalutare. Ecco perché è importante che il self ordering venga gestito senza trascurare questi aspetti:
Per quanto, come visto, i clienti si stiano sempre più abituando a effettuare ordini online, è necessario prevedere un’adeguata formazione del personale di sala, che a sua volta dovrà spiegare come utilizzare il servizio ai clienti, in caso di dubbi.
Come quelli cartacei, la leggibilità e fruibilità del menù è fondamentale per facilitare la scelta dei clienti. Anche in questo caso la tecnologia viene in aiuto, grazie ad apposite App per smartphone e tablet o Webapp (equivalenti alle App ma utilizzabili direttamente dal proprio browser web).
Maggiore possibilità di ordinare significa anche la necessità di prevedere personale che possa preparare e servire quegli ordini. Inoltre, è necessario tenere sempre d’occhio la reale disponibilità del prodotto. In questo un sistema di cassa cloud è fondamentale per evitare disguidi durante il servizio.
Trattandosi di un ordine effettuato come se fosse online, il self ordering permette di sfruttare tutti quei meccanismi d’impulso e adesione a offerte a tempo per incrementare il numero e l’importo medio degli ordini. Ad esempio, perché non prevedere degli sconti al raggiungimento di un ordine minimo, o di un numero di ordini prestabilito?
Per far funzionare al meglio il self ordering è fondamentale l’integrazione tra il servizio e il software di cassa, al quale arrivano le ordinazioni effettuate, e che le gestirà inviandole in cucina per la preparazione, o le registrerà in attesa del pagamento, che può avvenire come visto anche in contemporanea con l’ordine.
Tilby è integrato con i principali sistemi di self ordering sul mercato. Vediamone insieme alcuni:
YellGO è il software in cloud per ristoranti integrato con Tilby per numerosi servizi. Relativamente al selfordering, YellGo permette l’ordinazione all’interno del locale tramite QRcode.
I clienti possono ordinare in autonomia accedendo al menu, su App e sito internet, scansionando il codice QR tramite il proprio smartphone o un tablet di servizio. Gli ordini arrivano al sistema di cassa e possono essere poi stampati come comanda.
Per i pagamenti, YellGo permette di effettuarli anche tramite smartphone o direttamente in cassa.
Scopri l’integrazione con YellGo
La piattaforma di marketing per la ristorazione Plateform si arricchisce periodicamente di nuove funzionalità utilissime per chi gestisce un ristorante. Tra queste, anche la possibilità di effettuare il self ordering nel proprio ristorante o bar.
Grazie all'integrazione tra Plateform e Tilby, gli ordini generati dal servizio vengono inviati direttamente al punto cassa, riducendo drasticamente i tempi di gestione.
Scopri l'integrazione con Plateform
Con Seeyoufood il ristoratore può creare le proprie App per consentire ai clienti di ordinare in autonomia tramite self ordering. Accedendo all’applicazione, è possibile selezionare i piatti desiderati e inviare l’ordine alla cassa del ristorante, che provvede a evaderli e a consegnarli al tavolo.
Scopri l’integrazione con Seeyoufood
Grazie al servizio di self ordering di SmartTouch Menu i clienti possono ordinare da soli tutto o parte del menù, sfruttando le App e Webapp appositamente create per il ristoratore. In questo modo il personale di sala può impiegare in modo più efficace il tempo di raccolta della comanda al tavolo, agevolando le seconde consumazioni.
Scopri l’integrazione con SmartTouch Menu
Le app di self ordering non sono le uniche soluzioni che semplificano e automatizzano la presa degli ordini in ristoranti, bar e fast food. È infatti possibile installare anche dei kiosk, che permettono ai clienti di selezionare i prodotti desiderati e ordinarli, pagando tramite le casse automatiche.
Per maggiori informazioni puoi consultare questa pagina dedicata.